SANTA CECILIA È TORNATA IN PRESENZA!
Il 27 novembre 2022 la Banda Musicale Città di Staffolo ha potuto finalmente festeggiare la sua patrona, Santa Cecilia, dopo lo stop forzato degli ultimi anni causato della pandemia.
È stata una domenica all’insegna della tradizione; tradizione che – come ben sanno i cittadini di Staffolo – vuole che i musicisti scendano con i loro strumenti e la loro musica in piazza e per le vie del paese ancora prima del sorgere del sole, rischiando, ogni anno, la reazione poco calma della popolazione dormiente. La banda suona, nonostante il buio renda difficile leggere gli spartiti e il gelo paralizzi le dita, e così va in cerca di qualcuno che possa fornirle un po’ di caldo ristoro. Il giro è ormai collaudato da anni, con almeno 2/3 tappe fisse (una delle quali è proprio la casa del sindaco!) dove i musicisti sono accolti dai cittadini con generose colazioni.
Tradizione vuole, poi, che la banda si sposti in chiesa per ricevere la benedizione da parte del parroco. Quest’anno il maestro Samuele Faini – purtroppo influenzato e sostituito per l’occasione dal maestro Simone Tisba – ha scelto di accompagnare la celebrazione liturgica con brani di Michael Jackson (Heal the world), Ennio Morricone (La Califfa) e Jacob De Haan (To a friend), di fronte alle autorità pubbliche – in particolare il sindaco Sauro Ragni e il nuovo maresciallo Antonio Pinca – e ai fedeli riuniti.
Il tutto si è poi concluso al ristorante “L’Avamposto” di Coste di Staffolo, con il tradizionale pranzo di Santa Cecilia; un momento di convivialità e di festa per tutti i musicanti e non, simpatizzanti della banda, autorità civili e rappresentanti delle altre associazioni paesane.
Quest’anno c’è stata però una novità importante, ovvero la partecipazione di tanti nuovi e giovanissimi musicisti, entrati nel gruppo da poche settimane, che hanno aderito con gioia e curiosità alla giornata, a partire dalla sveglia musicale della mattina.
La loro presenza infonde alla banda speranza e voglia di andare avanti ancora con tanta bella musica.
Alla prossima S. Cecilia!
Giorgia Paparelli