Da mercoledì 27 agosto a lunedì 1 settembre, la Banda Musicale Città di Staffolo è stata ospite della Banda Musicale di Mora de Rubielos, un incantevole borgo incastonato tra le montagne della provincia di Teruel, nella Comunità Autonoma dell’Aragona, in Spagna.
Raggiungere Mora de Rubielos è stata una vera odissea, tra mare aperto e strade sconosciute: prima la lunga traversata in nave da Civitavecchia a Barcellona, poi ore di pullman fino ad arrivare, a notte fonda, alla nostra meta finale. Ad accoglierci, nonostante l’ora, abbiamo trovato un bel banchetto di benvenuto: prosciutto, salame, qualche dolcetto, succhi di frutta e i sorrisi calorosi di alcuni membri della banda di Mora, che ci hanno fatto dimenticare la stanchezza e sentire subito a casa.
Giovedì siamo partiti alla volta di Albarracín. La nostra prima tappa è stata il sito di pitture rupestri, successivamente, ci siamo diretti verso il centro storico. Albarracín è un piccolo gioiello che ricorderemo per i suoi vicoli pittoreschi, le case dal caratteristico colore rossastro e le antiche mura, che regalano un panorama mozzafiato sulla valle sottostante. Non a caso, Albarracín è uno dei borghi più visitati di tutta la Spagna.
Venerdì mattina, invece, abbiamo esplorato la città di Teruel. Le guide ci hanno accompagnato in un tour alla scoperta del centro storico, delle imponenti torri in stile mudéjar e della splendida Cattedrale, raccontandoci le affascinanti leggende che si celano dietro ogni scorcio della città.
Nel pomeriggio sono iniziati i nostri impegni musicali: abbiamo sfilato per le vie del paese fino alla piazza, dove ci siamo ritrovati con la banda di Mora per suonare qualche brano tutti insieme.
Per non farci mancare nulla, oltre che a Mora de Rubielos, siamo stati in un altro borgo dal nome curiosamente speculare: Rubielos de Mora. Abbiamo fatto un giro tra le storiche vie del centro per poi avventurarci in una camminata che, tra salite e un po’ di fiato corto, si è conclusa con un incontro decisamente insolito: ci siamo trovati faccia a faccia con gli avvoltoi! Tornati alla base, ci aspettava un’altra sorpresa, questa volta meno faticosa: un’enorme padella pronta per cucinare l’iconica paella.
La sera ci siamo esibiti nella piazza principale di Mora, presentando un repertorio di brani il cui fil rouge erano le chitarre del maestro Staffieri. Il pubblico ci ha accolto con grande entusiasmo, accompagnando con applausi sinceri l’intero concerto. Quella piazza gremita, avvolta dalle note della banda e della chitarra del Maestro Luigi Staffieri, è stata per noi l’ennesima conferma di quanto la musica — da quella rock a quella classica — sia una lingua universale: non servono traduzioni.
Domenica mattina siamo andati alla scoperta di Mora de Rubielos, del suo caratteristico castello e della sua chiesa. Questa volta avevamo con noi una guida d’eccezione: il sindaco di Mora, che ci ha mostrato e spiegato con grande cura e passione ogni minimo dettaglio. Per pranzo abbiamo assaggiato le migas: un piatto tradizionale della cucina dei pastori.
Grazie a questa trasferta abbiamo avuto l’opportunità di conoscere angoli della Spagna forse meno noti e turistici, ma che valgono veramente la pena di essere visitati. Oltre alla parte storico-artistica, abbiamo avuto modo di assaporare anche la movida spagnola. Infatti, i nostri amici di Mora hanno organizzato per ogni serata una festa con musica, sangria e cerveza.
Lunedì, dopo pranzo, siamo ripartiti direzione porto di Barcellona. Sul pullman, oltre ai bagagli, abbiamo caricato e portato a Staffolo nuove amicizie, nuove esperienze, nuovi aneddoti divertenti da raccontare e soprattutto… un bel jamón. ¡Hasta la próxima!
Lucia Calvisi (il clarinetto)